Le imprese emiliano-romagnole, in particolare quelle di Parma, cercano continuamente ingegneri informatici capaci di intraprendere progetti di Industria 4.0.

Segnaliamo che l’Università di Parma, con il sostegno e il co-finanziamento dell’Unione Parmense degli Industriali, ha attivato nel 2017 un  nuovo corso di Laurea triennale in Ingegneria dei sistemi informativi (Lisi) con caratteristiche innovative perchè altamente professionalizzante, con tante ore di alternanza scuola-lavoro che valgono come voto di esame.

Notifichiamo che oggi (17 luglio 2018 n.d.r.) sono aperte le immatricolazioni per il corso Lisi suddetto per l’anno accademico 2018-2019; pre-registrazione sul sito: http://ilmondochetiaspetta.unipr.it/iscrizione-2/.

Per informazioni: https://www.unipr.it/servizi/servizi-line/iscriversi-alluniversita-di-parma

L’obiettivo dichiarato è quello di attrarre nuovi studenti verso questo nuovo percorso di studi, che offre loro altissime probabilità di trovare lavoro al termine dello stesso.

«La trasformazione digitale che sta investendo i settori manifatturieri ha generato l’esigenza di profili capaci di gestire e ottimizzare i processi
aziendali, utilizzando gli strumenti e le tecnologie informatiche alla base della Fabbrica 4.0: dall’analisi dei dati ai big-data, dai sistemi Erp all’Internet of Things, dalla realtà aumentata alla robotica – spiega Antonio Carta, capogruppo delle aziende Ict (Unict) dell’Unione Parmense
degli Industriali e presidente Gruppo Cdm -. E’ questo “ingegnere del domani”, che concilia conoscenze legate ai processi aziendali ed alle tecniche di project management e lean manufacturing con la conoscenza delle tecnologie che il mondo dell’informatica mette Il 17 luglio si aprono le immatricolazioni per conseguire la laurea triennale in Ingegneria dei sistemi informativi (Lisi) a disposizione, la professionalità di cui le aziende, non solo dell’Ict, hanno bisogno».

Due sono i principali punti di forza della Lisi: l’approccio innovativo alla didattica e la forte presenza di stage formativi. Gli studenti dell’anno di esordio hanno dimostrato di apprezzare questi aspetti innovativi: l’anno accademico è stato giudicato positivamente dal 90,81% rispetto alla media del 84,7% relativa agli altri corsi di Ingegneria e Architettura, e la qualità dei docenti è stata riconosciuta dal 90,01% degli studenti intervistati (rispetto ad una media del 81,55%).

«Questo percorso formativo – aggiunge la prorettrice Sara Rainieri – è una concreta testimonianza di una precisa strategia che l’Università sta attuando: una strategia di collaborazione con il territorio tesa a promuovere e valorizzare il dialogo tra Università e Imprese».

Rassegna stampa: riportiamo di seguito l’articolo pubblicato sulla Gazzetta di Parma il 13 luglio 2018.