Il Corso di laurea magistrale in Agricultural Engineering, che prenderà il via dall’anno accademico 2021/22, è unico nel suo genere in Italia.
Organizzato dal Politecnico di Milano ed erogato presso il Polo Territoriale di Cremona, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha l’obiettivo di formare figure professionali di alto livello in un settore come in profonda evoluzione quello agricolo, in cui la tecnologia è sempre più protagonista.
Il Corso viene incontro, infatti, alla necessità di avere figure con forti conoscenze ingegneristiche e competenze sistemistiche nel contesto di un comparto agricolo sempre più tecnologicamente complesso.
L’ingegnere dell’agricoltura si caratterizza per essere un progettista e gestore di sistemi produttivi agricoli e agroindustriali sostenibili a livello economico, ambientale e sociale. Una tipologia di figura richiesta a tutti i livelli – nazionale e internazionale –, in particolare per raggiungere i target di innovazione e sostenibilità declinati nei 9 obiettivi della futura politica agricola comune europea.
Competenze e aree di impiego
Le aree di competenza del laureato in scienze agrarie sono relative a Tecnologie per la Smart Agriculture; Agricoltura 4.0; Scienze e tecnologie Ambientali e Chimiche; Food science; Tecniche per la sostenibilità, con sbocchi professionali diversificati – ad esempio nelle società che progettano, sviluppano e realizzano processi, impianti e tecnologie a supporto della produzione, distribuzione e commercializzazione legati all’agricoltura e all’agroindustria. E ancora, il neo laureato in Agricultural Engineering potrà occuparsi di studi di consulenza per l’ambiente, la sicurezza, le produzioni agricole e zootecniche; lavorare in centri di ricerca e laboratori pubblici e privati, o in dipartimenti tecnici della Pubblica Amministrazione.
Tutte le informazioni sul portale del Polo Territoriale di Cremona del Politecnico di Milano.